In Estonia, la Pasqua segna l’inizio della primavera: è un momento di festa ideale per rievocare le antiche tradizioni popolari. Mentre gli uccelli si adoperano per costruire i loro nidi e il sole continua a riscaldare la terra, gli estoni si danno da fare estraendo la linfa dalle betulle e colorando le uova avvolgendole in bucce di cipolla.
La Pasqua è indicata con molti nomi diversi in estone: Ületõusmispüha (Resurrezione), Lihavõtted (che letteralmente significa Pasqua), Munadepüha (festa delle uova) e Kiigepühad (festa dell’altalena, che si riferisce alla tradizione della grande altalena in legno del villaggio la domenica di Pasqua).
Nel calendario popolare, la Kevadepüha o festa di primavera cade tra il 16 marzo e il 20 aprile nella settimana che precede la Pasqua. Tradizionalmente, questa settimana era importante per completare le faccende domestiche, come le pulizie dopo un lungo inverno. Si dice che il tempo durante la settimana di Pasqua riesca a prevedere il clima estivo: la pioggia prevede un’estate umida, la nebbia un’estate calda. La primavera e la Pasqua sono accompagnate da un’abbondanza di germogli verdi ricchi di vitamine che nutrono tutti coloro che non sono riusciti a godere del sole durante il lungo inverno. Che si tratti di primule, germogli di abete rosso, aglio selvatico fresco, dente di leone o ortiche, gli estoni ne riconoscono i benefici per la salute da migliaia di anni. Gli estoni hanno sempre avuto un legame spirituale con l’ambiente naturale e da secoli si rivolgono alla natura per trovare rimedi, forza e guarigione. La natura, i trattamenti benessere e la saggezza popolare dell’Estonia hanno poteri curativi ricostituenti, alcuni noti e altri meno.
La Pasqua in Estonia è ricca di festeggiamenti: il giovedì santo è considerato una vacanza parziale in preparazione al venerdì santo, giorno di riposo in cui – per tradizione – si consumano pasti leggeri come la zuppa. La domenica di Pasqua viene solitamente celebrata con un lungo pranzo, con la tintura e la caccia all’uovo. È usanza comune decorare le proprie uova, usando coloranti naturali come bucce di cipolla o succo di barbabietola per poi metterle un cesto come centrotavola per il pranzo pasquale.
Il modo più tradizionale per decorare le uova è farle bollire avvolte nella buccia delle cipolle, in maniera da ottenere una gamma di sfumature marroni, gialle e dorate; molte persone viaggiano con la fantasia e dipingono le uova con colori vivaci. Secondo il calendario popolare estone ad ogni colore è attribuito un significato: rosa – gentile, verde – speranza, blu – fedeltà, giallo – falsità e grigio – equilibrio. Le uova colorate venivano regalate dalle ragazze ai ragazzi in segno di gratitudine per la costruzione dell’altalena su cui avrebbero poi trascorso il pomeriggio. A seconda del colore scelto, le ragazze sarebbero state in grado di giudicare personalità dei ragazzi.
Queste usanze sono praticate ancora oggi. La più originale è il “combattimento” con le uova. Le regole della competizione sono semplici: battere l’estremità dell’uovo contro quella dell’avversario e il guscio che non si rompe è il vincitore.
Nel Sud-est dell’Estonia, precisamente a Setooma, la “lotta” delle uova segna l’inizio della Pasqua: su un’area sabbiosa chiamata munamloomka bisogna far rotolare l’uovo lungo la loomka (lo scivolo) per cercare di colpire altre uova. Si dichiara vincitore colui che riesce a rimanere con il proprio uovo intatto.
Un’altra usanza tradizionale di Setomaa è la veglia notturna che si svolge la notte prima della domenica di Pasqua. Con candele in mano, la gente si aggira per la chiesa nel buio della notte. Il bagliore delle candele nell’atmosfera notturna rende l’usanza uno spettacolo suggestivo e quasi magico.
A proposito dell’Estonia
Natura, cultura, arte, storia, ma anche innovazione e modernità sono le innumerevoli esperienze racchiuse in un viaggio in Estonia, paese dalle mille sfaccettature, con una popolazione di 1.300.000 abitanti su una superfice di 45.300 kmq, che aspetta solo di essere scoperto. Un arcobaleno di colori. Dal verde dei boschi, che occupano il 51% del paese, al blu del mare e degli innumerevoli corsi d’acqua e laghi, al rosso e viola dei tramonti infuocati, dal bianco candore delle immense distese di neve nei mesi invernali agli innumerevoli toni di giallo e marrone delle torbiere: un vero piacere per gli occhi e per la mente.
Dalle lunghe notti d’estate a una sorprendente “quinta stagione”, fino a una combinazione di profumi baltici, nordici e scandinavi, l’Estonia è un mistero che si svela ai viaggiatori curiosi, liberi di esplorare a modo proprio un luogo unico e senza tempo. Qui la natura la fa da padrona, ma al contempo un rapido sviluppo tecnologico ha contribuito a rendere l’Estonia un paese digitale e uno dei più informatizzati al mondo, combinando con molta semplicità tradizione e innovazione, l’architettura del legno con gli ambienti tecnologici più innovativi. Qui tutto si può fare online, tranne sposarsi e divorziare!
Un viaggio in Estonia combina la voglia di perdersi nella natura con il desiderio di rivivere tradizioni storiche come una visita alla città di Tallinn, patrimonio mondiale dell’UNESCO, il cui centro medioevale è uno dei meglio conservati al mondo. E non si può certo dimenticare Tartu nel sud del paese, la più antica città baltica, sede della prima università del nord Europa. L’Estonia vi sorprenderà col calore dei suoi abitanti, i mille sapori della sua variegata cucina, i colori della natura, la sua storia e le sue tradizioni.
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